L’arcano minore
Il primo gesto fu quello della mano, nell’erba alta
abbandonata sulla torre. Francesco
viveva con i cani, di notte
e nella terra. Senza un bisogno,
senza paura mi portava – di ritorno
da Sperlonga – dove la morte
a picco sui paesi si lascia guardare
e strinse
più forte la mano dentro il lampo. Vivi
[de panza e de core.
La natura è lenta, mi disse;
ma non si ferma mai.
Qualcosa alla radio si spense, e lo lasciai.
Lasciai che la mano gli tornasse
al sonno
degli animali.
Il Ciclo delle Ore I – Le ore blu
Non seppi mai perché fossi, per lui,
un animale
Quando si accendono le ombre,
e le voci, come le voci e le stelle azzurre
del Brasile, o i rioni senza nome;
e non si sentono cicale, i grilli
i morti
che consumano la cena con loro,
l’estate.
E le piante di fico toccavano terra, come reti
di Cetara:
le rimasero soltanto gli occhi, e il profilo
acuto del naso.
L’arcano maggiore
È stato sulle ginocchia di Tolstoj,
dice la leggenda. Ispira e guarisce,
come la luna di Anagni
a picco sulla cattedrale.
Ma mi risvegliai
la domenica mattina, in hotel,
e mi aveva tradita: mi squartò viva
sul fianco
come l’odore del pesce, e del sale,
sul fondo del vicolo. Scomparve,
mentre una coppia leggeva
i necrologi, felice.
La badante moldava
La badante moldava si lasciava alle spalle
Vairano
sul treno delle diciotto: tradita dall’estate,
a settant’anni, mi lasciava la sua borsa
in mano, mi chiedeva se parlassi
ancora con mia nonna. Ogni tanto
le sfuggiva una frase nella sua lingua
non ho niente da darti, voglio che tu sia
una donna felice.
Nota bio-bibliografica
Alessia Lombardi è nata a Pontecorvo nel 1996, ma vive a San Giovanni Incarico. Laureata in Filologia della letteratura italiana e in Storia della musica presso l’Università di Cassino e del Lazio Meridionale, è critico, adattatore dialoghista, attrice e cantautrice. Nel 2014 ha ricevuto il 41° premio «La Ciociara» per la Poesia e nel 2017 il 29° premio «Fratellanza nel Mondo». Nel 2016 è semifinalista al concorso «CET – Scuola per Autori di Mogol»; è finalista, nel 2020, alla prima edizione del concorso nazionale di poesia «Villa delle Ginestre» (in giuria Davide Rondoni, Andrea Galgano, Melania Panico, Enrico Fraccacreta) e alla XIX edizione del «Premio Fabrizio De André», sezione Poesia (SIAE, iCompany, Fondazione Fabrizio De André Onlus). Ha pubblicato “L’affetto instabile” (Placebook Publishing, 2021), silloge a quattro mani con la scrittrice, regista, fotografa e performer Irene Carlevale (Premio Internazionale Michelangelo Buonarroti VI Edizione 2021, Menzione d’Onore) e “Le chiavi” (Edizioni solidali Forma Mentis, 2022). Per la plaquette inedita “Piccolo diario di giorni imprecisati” ha ricevuto la Menzione d’Onore all’VIII Edizione del premio «Le Stanze del Tempo» a cura della Fondazione Claudi di Macerata. Suoi testi sono apparsi su riviste – cartacee e digitali – specializzate (“Il Sarto di Ulm”, “Poetarum Silva”, “Il Visionario”, “SpineProduzione”, “Almapoesia”, “Transiti Poetici”) e all’interno di antologie (“Poetare Quaderno 2022”, La Scuola di Editoria; “Poetare Agenda 2022”, La Scuola di Editoria; “Premio Clepsamia 2020”; “Poets and Poems”, Nuova Accademia dei Bronzi di Catanzaro; “Saper leggere il libro del mondo, vol. 12”, Antologia del Premio Fabrizio De André). Dal 2019 collabora con il bimestrale “La Lucerna” e il mensile on-line “Vita Ciociara”.