L’altramerica | La poesia multipla di Ricardo Aleixo

In questa edizione L’altramerica presenta al pubblico italiano un’altra voce che ha segnato — e continua a farlo — la poesia del Brasile e dell’America Latina: Ricardo Aleixo.
Ricardo Aleixo

poesia visiva di Ricardo Aleixo

Artista della parola, ma anche del suono e dell’immagine, Aleixo intende la poesia nella sua dimensione completa: la poesia della voce e del corpo, la parola pronunciata e non solo scritta. Nei suoi testi ritroviamo le influenze della tradizione concreta brasiliana, miti e oralità della diaspora africana, l’ancestralità del corpo e della musica, la sperimentazione linguistica e sonora, performance e arti plastiche.

Aleixo, artista del suo tempo, è poeta di ogni tempo: osserva la realtà nella sua violenza e nella sua bellezza, si oppone alle strutture che vogliono eliminare la diversità, legittimando l’indifferenza, il disprezzo, la paura. La sua poesia costruisce decostruendo: attraverso il linguaggio ribalta i modelli coloniali incrostati nel tempo e brutalmente imposti, insegna nuovi modi di percepire e pensare. 

Poeta versatile, di transizioni continue, Aleixo fa del movimento la propria forza, si muove e si lascia muovere dentro alla propria ricerca poetica, si espande verso zone limite e limitrofe: l’arte è un tutto, la poesia il filtro del mondo.

Ricardo Alixo, poesia, poesia brasiliana, poesia sudamericana, l'altramerica, poesia dell'altrove, alentina cantori

Nato a Belo Horizonte nel 1960, Ricardo Aleixo è poeta, artista visivo e sonoro, performer, ricercatore di poetiche della voce e del corpo, cantante, compositore, saggista ed editore. Ha pubblicato i libri Pesado demais para a ventania (Todavia, 2018), Antiboi (LIRA/Crisálida, 2017 – finalista del Premio Oceanos 2018) e Modelos vivos (Crisálida, 2010 – finalista dei premi Portugal Telecom e Jabuti 2011). Si è esibito come performer in Germania, Argentina, Portogallo, Francia, Messico, Spagna, Svizzera e negli Stati Uniti. I suoi testi sono stati inseriti in antologie, raccolte e riviste dedicate alla diffusione della poesia e dell’arte brasiliana (Argentina, Portogallo, Francia, Stati Uniti, Regno Unito, Olanda, Angola e Messico). Ha partecipato a mostre collettive, tra cui Poiesis < Poema entre pixel e programa > (Rio de Janeiro, 2007), Radiovisual – Em torno de 4’33” (Biennale Mercosul, Porto Alegre, 2009) e Poética Expositiva (Rio de Janeiro, 2011); ha realizzato anche mostre personali: Aposte na minha fama póstuma (Belo Horizonte, 2019), Objetos suspeitos (Belo Horizonte, Mariana e Rio de Janeiro, 1999), ReProspectiva (Belo Horizonte, 2015) e Instante infinito, con Jorge dos Anjo. Organizza il festival ZIP/Zona de Invenção Poesia& e scrive per la rivista Roda – Arte e Cultura do Atlântico Negro e Coleção Elixir. Attualmente lavora alla produzione del podcast Poesia& e ai libri A três por quarto (che uscirà per Todavia Livros) e Campo Alegre (Coleção “BH – A cidade de cada um”, della casa editrice Contexto) e alla creazione della mostra personale Cada palavra em seus lugares – Uma reProspectiva.

Meu negro

Sou o que quer que você pense que um negro é. Você quase nunca pensa a respeito dos negros. Serei para sempre o que você quiser que um negro seja. Sou o seu negro. Nunca serei apenas o seu negro. Sou o meu negro antes de ser seu. Seu negro. Um negro é sempre o negro de alguém. Ou não é um negro, e sim um homem. Apenas um homem. Quando se diz que um homem é um negro o que se quer dizer é que ele é mais negro do que propriamente homem. Mas posso, ainda assim, ser um negro para você. Ser como você imagina que os negros são. Posso despejar sobre sua brancura a negrura que define um negro aos olhos de quem não é negro. O negro é uma invenção do branco. Supondo-se que aos brancos coube o papel de inventar tudo o que existe de bom no mundo, e que sou bom, eu fui inventado pelos brancos. Que me temem mais que aos outros brancos. Que temem e ao mesmo tempo desejam o meu corpo proibido. Que me escalpelariam pelo amor sem futuro que nutrem à minha negrura. Eu não nasci negro. Não sou negro todos os momentos do dia. Sou negro apenas quando querem que eu seja negro. Nos momentos em que não sou só negro sou alguém tão sem rumo quanto o mais sem rumo dos brancos. Eu não sou apenas o que você pensa que eu sou.

Il mio negro

Sono tutto quello che pensi che un negro è. Tu non ci pensi quasi mai ai negri. Sarò per sempre quello che vuoi che un negro sia. Sono il tuo negro. Mai non sarò solo il tuo negro. Sono il mio negro prima di essere il tuo. Il tuo negro. Un negro è sempre il negro di qualcuno. O non è un negro, ma sì un uomo. Solo un uomo. Quando si dice che un uomo è un negro quello che si vuole dire è che lui è più negro che propriamente uomo. Ma comunque, posso essere un negro per te. Essere come ti immagini che i negri sono. Posso versare sulla tua bianchezza la nerezza che definisce un negro agli occhi di chi non è negro. Il negro è un’invenzione del bianco. Supponendo che i bianchi abbiano avuto il ruolo di inventare tutto quello che esiste di buono nel mondo, e che io sia buono, sono stato inventato dai bianchi. Che mi temono più degli altri bianchi. Che temono e al tempo stesso desiderano il mio corpo proibito. Che mi scalpellerebbero per l’amore senza futuro che nutrono per la mia nerezza. Io non sono nato negro. Non sono negro tutti i momenti del giorno. Sono negro solo quando vogliono che io sia negro. Nei momenti in cui non sono solo negro sono qualcuno così senza meta come il più senza meta dei bianchi. Io non sono solo quello che pensi che sono.

*

Rosto

) Um rosto que só se pode ver como recusa
ao fardo que é ter um rosto ( Um rosto que ninguém jamais

viu sem ter sido no mesmo instante tomado pelo puro horror )
Um rosto vazio ( Sem voz )

Um rosto no vazio ( Que se nutre da espuma
que a branca escuridão

de seu silêncio produz )
Um rosto confinado à ausência

de contornos que o define (
Um rosto indefinível )

Frio ( Um rosto que escava sua própria superfície
noturna ) Um rosto muito lento ( Alheio

a tudo em seu entorno ) Deserto por dentro (
Interrompido ( Um rosto ( O menor rosto (

O maior ) Algo que poderia ser tomado
por um rosto caso alguém o visse de relance

numa tarde pluviosa ( Um rosto
que se desdobra em muitos outros )

Um deserto frio que se assemelha a um rosto ( Um
rosto que se descola de outro )

Um/o não-rosto (
Que a luz do sol não toca )

Que na direção de nenhum outro rosto
se volta ( O mesmo outro

rosto da noite anterior )
O rosto mais estranho ( Uma falsa impressão

de rosto
) O rosto possível, dadas as

circunstâncias (
Impossível como nunca ter tido

um
rosto )

Volto

) Un volto che solo si può vedere come rifiuto
al fardello che è avere un volto ( Un volto che nessuno mai

ha visto senza esser stato nello stesso istante preso dal puro orrore )
Un volto vuoto ( Senza voce )

Un volto nel vuoto ( Che si nutre della schiuma 
che la bianca oscurità 

del suo silenzio produce )
Un volto confinato nell’assenza 

di contorni che lo definisce (
Un volto indefinibile )

Freddo ( Un volto che scava la sua propria superficie
notturna ) Un volto molto lento ( Estraneo

a tutto ciò che gli sta intorno ) Deserto di dentro (
Interrotto ( Un volto ( Il volto minore (

Il maggiore) Qualcosa che potrebbe essere preso
per un volto nel caso in cui lo si vedesse di sfuggita

in un pomeriggio di pioggia ( Un volto
che si sdoppia in molti altri )

Un deserto freddo che assomiglia a un volto ( Un
volto che si scolla da un altro )

Un/il non-volto (
Che la luce del sole non tocca )

Che in direzione di nessun altro volto
si volta ( Lo stesso altro

volto della notte precedente)
Il volto più strano ( Una falsa impressione

di volto
) Il volto possibile, date le

circostanze (
Impossibile come non aver mai avuto

un
volto )

Conheço vocês pelo cheiro

Conheço vocês
pelo cheiro,

pelas roupas,
pelos carros,

pelos aneis e,
é claro,

por seu amor
ao dinheiro.

Por seu amor
ao dinheiro

que algum
ancestral remoto

lhes deixou
como herança.

Conheço vocês
pelo cheiro.

Conheço vocês
pelo cheiro

e pelos cifrões
que adornam

esses olhos que
mal piscam

por seu amor
ao dinheiro.

Por seu amor
ao dinheiro

e a tudo que
nega a vida:

o hospício, a
cela, a fronteira.

Conheço vocês
pelo cheiro.

Conheço vocês
pelo cheiro

de peste e horror

que espalham

por onde andam

– conheço-os

por seu amor
ao dinheiro.

Por seu amor
ao dinheiro,

deus é um
pai tão sacana

que cobra por
seus milagres.

Conheço vocês
pelo cheiro.

Conheço vocês

pelo cheiro

mal disfarçado
de enxofre

que gruda em
tudo que tocam

por seu amor

ao dinheiro.

Por seu amor
ao dinheiro,

é com ódio
que replicam

ao riso, ao gozo,
à poesia.

Conheço vocês
pelo cheiro.

Conheço vocês
pelo cheiro.

Cheiro um e
cheirei todos

vocês que só
sobrevivem

por seu amor
ao dinheiro.

Por seu amor
ao dinheiro,

fazem até das
próprias filhas

moeda forte,
ouro puro.

Conheço vocês
pelo cheiro.

Conheço vocês
pelo cheiro

de cadáver
putrefato que,

no entanto,
ainda caminha

por seu amor
ao dinheiro.

Vi conosco dall’odore

Vi conosco 
dall’odore,

dai vestiti,
dalle macchine, 

dagli anelli e,
è chiaro,

dal vostro amore
per il denaro.

Dal vostro amore
per il denaro

 

che qualche
antenato remoto

vi ha lasciato
in eredità.

Vi conosco
dall’odore.

Vi conosco
dall’odore

e dalle cifre
che guarniscono

questi occhi che
sbattono a stento

dal vostro amore
per il denaro.

Dal vostro amore
per il denaro

e per tutto ciò che
nega la vita:

il manicomio, la
cella, il confine.

Vi conosco
dall’odore.

Vi conosco
dall’odore

di peste e orrore
che spargete

ovunque camminiate
– vi conosco

dal vostro amore
per il denaro.

Dal vostro amore
per il denaro,

dio è un padre
così farabutto

che fa pagare
i suoi miracoli.

Vi conosco
dall’odore.

Vi conosco
dall’odore

mal camuffato

dello zolfo

che si appiccica a
tutto ciò che toccate

dal vostro amore
per il denaro.

Dal vostro amore
per il denaro,

è con odio 
che rispondete

al riso, al piacere,
alla poesia.

Vi conosco
dall’odore.

Vi conosco
dall’odore.

Ne annuso uno e
li ho annusati tutti

voi che vi tenete
vivi solo

dal vostro amore
per il denaro.

Dal vostro amore
per il denaro,

fate perfino delle       
vostre figlie         

moneta forte,
oro puro.

Vi conosco
dall’odore.

Vi conosco
dall’odore

di cadavere
putrefatto che,

nel frattempo,
si tiene in piedi

dal vostro amore
per il denaro.

Testi: Ricardo Aleixo

Trduzioni: Valentina Cantori

Condividi su facebook
Condividi su twitter
Condividi su email
Condividi su whatsapp
Emanuele Franceschetti, Marilina Ciaco, Fucina Creativa, mediumpoesia, poeti degli anni novanta, nuove generazioni, poesia contemporanea, letteratura italiana, poesia italiana contemporanea, poeti, libri, poesia sperimentale, musica, musicologia, strauss

Emanuele Franceschetti | Per un teatro del tragico

Marilina Ciaco intervista Emanuele Franceschetti (1990), ricercatore, poeta e autore della raccolta in versi “Terre aperte” (Italic Pequod, 2015). In questo articolo si propongono tre testi, in versi e in prosa, accompagnati da una lettura ad alta voce dello stesso Franceschetti.

continua a leggere »

MediumPoesia è un sito internet e un progetto artistico nato nel 2018 dall’incontro tra Francesco Ottonello e Michele Milani, un luogo abitato da scrittori e artisti, in una dimensione multimediale adatta a far fronte all’incontro di intense energie creative.

Gli Eventi

COOKIES

MediumPoesia usa i cookie per facilitare la navigazione del sito. Se vuoi saperne di più o negare il consenso, consulta il pop_up. Scorrere la pagina senza negare il consenso autorizza automaticamente all’uso dei cookie.

Credits

SITE: MICHELE MILANI

COPYRIGHT

Gestione del copyright sul sito Copyright e collaboratori Copyright e lettori

Tutto il materiale testuale originale prodotto dalla redazione e dagli autori di MediumPoesia e pubblicato su questo sito, a meno di esplicita indicazione contraria in calce ai singoli articoli, è reso disponibile secondo i termini della licenza Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Non opere derivate 3.0 Unported (CC BY-NC-ND 3.0). 

In ottemperanza con la nuova legge sull’editoria italiana, si segnala che “MediumPoesia” non è un periodico. Qualunque testo vi appaia non ha alcun tipo di cadenza predeterminata né predeterminabile. Questo sito non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001 Tutti i contenuti sono a responsabilità e copyright dei siti linkati o di chi li ha scritti. I dati sensibili relativi alla legge sulla privacy sono tutelati in ottemperanza alla legge 675/96 e dal dpr 318/99. il contenuto può essere liberamente citato, linkato ed anche copiato (citando www.mediumpoesia.com come fonte). Tutte le immagini e le musiche sono messe in rete da questo sito a titolo gratuito, a bassa risoluzione o degradate, per uso didattico o scientifico senza fini di lucro in osservanza ed applicazione dell’art. 2 comma 1bis della legge LEGGE 9 gennaio 2008, n.2Disposizioni concernenti la SIAE.

Redazione

La Redazione: Francesco Ottonello, Michele Milani, Tommaso Di Dio, Silvia Righi, Luigi Fasciana, Davide Paone, Marilina Ciliaco, Francesca Sante, Antiniska Pozzi, Silvia Girardi, Giulia Vielmi, Vanessa Morreale

Ⓒ 2019 - All Rights Are Reserved