Per chi non conoscesse ancora Alessandra Corbetta e la sua poesia, questi versi la presentano fedelmente: «Così il mondo stava / nel succedersi esatto degli ombrelloni blu. / Una ragazza li attraversa con le gambe lunghe / che reggono sfacciate il senso dell’estate.» Il resto –tutto il resto di lei, della sua vita riempita e svuotata già tante volte «dalla fretta del passaggio», dalla consapevolezza che «occorre sempre attraversare» – è una dichiarazione d’amore, precisa e potente. A chi? A cosa? Per saperlo dobbiamo accettare di essere «trafitti da una freccia di indelebile» e seguirla mentre «passa inosservata in mezzo a una gioia brevissima» per «ricercare / la biglia nella sabbia». Non è facile, per niente; è pericoloso, non poco. Ma ne vale la pena. A te che stai pensando di farti avanti, di avvicinarti a lei, dico solo questo: «Chiedile sotto il crollo degli anni / chi si è salvato, cosa è stato messo al riparo». È una domanda necessaria per stabilire subito credenziali e condizioni: Chi sei? Da dove vieni? Cosa vuoi? In quale stagione pensi di uscire allo scoperto? Quella di Alessandra Corbetta è l’estate: un’estate corsara che non aspetta – e non perdona.
Marco Sonzogni
Primo piano
Passano con furia di piano in piano,
la smania di raggiungere
la camera, fare quelle cose
da grandi – anche noi, ricordi?
stavamo a vent’anni su
e giù, un’apertura continua
di porte specchi passaggi
eppure lei ha quel taglio da punk
gli occhiali storti nella foto dove
tu eri ancora tu, e il gioco
credevamo fosse facile – bloccare l’ascensore,
intrecciare le mani, bastarci
Marradi
Potremmo parlare la stessa lingua. Slegare i morti
dalle corde e lascarli andare via, seguirli di nascosto
per vedere dove vanno. O seppellirli.
O sedere su un marciapiede e dirci
quanto è difficile rinascere a sé stessi.
Dai Canti Orfici togliere la rosa essiccata,
perdere il segno, ricominciare. Potremmo.
La follia aveva il sapore di pioggia e caldarroste:
a Marradi, stava rannicchiata dentro una biografia.
Livorno
I ragazzi a Livorno stavano in giro,
sui muretti, stavano nel sabato sera.
Noi, di un’altra giovinezza, rievocavamo
il tempo originario del dolore, davamo una data
al male infilato nelle tasche grandi dei pantaloni.
Se piangi, Livorno dura per sempre.
Se piangi, il torrente scuote la luna riflessa.
Il peso dell’inizio è sempre dire,
quel disegno sull’acqua
che obbliga al risveglio
Al mercato
Ora, si sceglie la terza come una mela
brillante al mercato: è tutta una faccenda di numeri,
di prove, di stanze d’albergo. Ecco cosa accade
quando il vero è giudicato imperfetto,
quando a tradimento la giovinezza
viene bucata
Ricostruzione
C’è un libro, un anello, una città lontana.
C’è da ricostruire il luogo
del patto che è stato
violato. E perdonare, l’estate.
Non dalla sfera avvolta su stessa
ma dalla sfera che in sé stessa ripristina l’ordine.
Dall’uno e dopo il due. Dall’altezza dei palazzi.
Il verdeazzurro dell’infanzia.
Chi resta vince. Chi resta sopravvive
e traduce la memoria. Chi scappa
dimentica la strada. Le cose venute prima.
Scolorare i segni. L’acqua non punisce
chi è stato benedetto.
Alessandra Corbetta (Erba, 1988) è dottore di ricerca in Sociologia della Comunicazione e dei Media, lavora come Adjunct Professor e Teaching Assistant presso l’università LIUC-Carlo Cattaneo e collabora con l’azienda informatica TTY CREO. Ha conseguito un master in Digital Communication e uno in Storytelling. Ha fondato e dirige il blog Alma Poesia (www.almapoesia.it), con il quale ha anche curato la pubblicazione del volume Distanze obliterate. Generazioni di poesie sulla Rete (Puntoacapo Editrice 2021). Collabora con il blog spagnolo di letteratura e poesia Vuela Palabra, scrive per il giornale online Gli Stati Generali e per UniversoPoesia – StrisciaRossa; per Rete55 conduce la rubrica “Poetando sul sofà”, dedicata a grandi autori della poesia italiana. Per Puntoacapo Editrice dirige la collana di poesia per opere prime Controcorrente. Sue poesie sono presenti in diverse antologie e tradotte anche su riviste straniere. In versi ha pubblicato Corpo della gioventù (Puntoacapo Editrice 2019) ed Estate corsara (Puntoacapo Editrice 2022), mentre la sua ultima produzione saggistica è Corpi in rete. Rappresentazioni del sé tra visualità e racconto (Libreria Universitaria 2021).
Tutta la sua attività è consultabile sul sito www.alessandracorbetta.net.